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Vivi la Valle Sabbia

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Home/Escursioni/E (Escursionistica)/Da Monte Magno alla Rocca di Bernacco
La Rocca di Bernacco vista da Est

Da Monte Magno alla Rocca di Bernacco

Questa escursione, adatta anche a persone non particolarmente allenate,si sviluppa partendo dalle pendici più occidentali della Selva Piana in Loc. Monte Magno attraverso la dorsale che collega l’altopiano di Ere e l’ arrotondata sommità della Rocca di Bernacco. Ci troviamo in territorio del comune di Vallio Terme nel quale scorre il torrente Vrenda . La vallata, originata dallo stesso torrente, è incastonata tra la dorsale del Monte Tesio con punta massima il Mt. tre Cornelli, e la dorsale che stiamo percorrendo e culminante con il promontorio della Rocca di Bernacco . Le due dorsali confluiscono all’incirca al Colle di Sant’ Eusebio,un valico molto conosciuto che ci permette di sconfinare in ambito territoriale nella Valle Trompia attraverso la vicina valle originata dal torrente Garza.

 Ascesa  :  560 mt. circa
 Lunghezza  : 13,6 Km.
 Durata  :  4,30 h.
 Altitudine partenza  : 611 mt.
 Altitudine max.  : 720 mt.
 Difficoltà : E (Escursionistica)
 Punti interesse : Ruderi rocca,Laboratorio didattico naturale Mt.Ere
 Tipo percorso : strade forestali,sentieri terra battuta
 Appoggio : Rifugio degli Alpini,Azienda Agricola Bernacco
 Equipaggiamento : abbigliamento montagna

Percorrendo la super strada 45 Bis da Brescia verso Salò prendere l’uscita Gavardo . Superato Il fiume Chiese dirigersi verso il centro storico e seguire l’indicazione Vallio Terme . Oltrepassato l’abitato di Sopraponte ,frazione di Gavardo ,inizia la strada tutta in salita che attraversera i borghi di Quarena e Casalicolo ed in breve tempo ci porterà in Loc. Monte Magno a circa 600mt di altezza,luogo di villeggiatura estiva per la popolazione locale. Un grande parcheggio all’aperto presso il Ristorante Carlo Magno sarà la nostra meta di partenza.

Indicazioni tradali
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Mappa escursione da Mt. Magno alla Rocca di Bernacco
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29 Novembre-2020

Giunti di buon mattino in Località Monte Magno,luogo di vacanza prevalentemente estiva per la gran parte della popolazione locale , depositata l’auto presso il ristorante Carlo magno( Ex Cacciatore),ci dirigiamo lungo la stradina sterrata che si presenta a una decina di metri dal parcheggio .Essa è ben individuabile anche perchè presenta sull’angolo le varie indicazioni dei sentieri in loco . Contornata da innumerevoli villette termina all’incrocio con una capezzagna ed una strada privata interamente cementata che sale ripidamente .

Strada sterrata da prendere
Strada sterrata appena lasciato il parcheggio

L’ingresso presenta un cancello quasi sempre chiuso ma è possibile superarlo tramite le aperture laterali sempre aperte per consentire il passaggio agli escursionisti ,per cui effettuate poche decine di metri sul duro cemento lasciamo la cementata sulla sinistra per infilarci in una traccia di sentiero ben evidente. Il nostro percorso si snoda dapprima su un prato per poi inoltrasi nel bosco rado in direzione di una casa bianca, raggiriamo la proprietà e risfociamo sulla stessa strada cementata inizialmente presa all’altezza di un punto panoramico.

strada cementata
Salita lungo la strada cementata ,alternativa sulla sinistra per traccia di sentiero.
Sentiero che sale da Magno
Punto panoramico sulla valle e pianura della bassa Valle Sabbia
Punto panoramico sulle campagne di Gavardo

Di qui la strada procede in piano ed è completamente sterrata. Dopo un lungo traverso, seguendo la dorsale che separa la valle del Vrenda dalla valle delle Pule , giungiamo in una ampia radura dove si erge un grandissimo roccolo (in gergo dialettale “la posta”) dove colorite piante di alto e basso fusto fanno da richiamo a qualsiasi sorta di volatile che qui viene adescato e fatto vittima dell’astuto cacciatore .

Roccolo nei pressi del Mt.Olo
Giunti nei pressi di un panoramico roccolo
Bosco con frutti già maturi ,delizia per gli uccelli
Agrifoglio in prossimità del capanno
Curioso fungo incastonato nel tronco di un albero

In questo periodo dell’autunno quasi tutte le piante hanno perso le loro foglie e tutto il fondo stradale e ricoperto da uno spesso strato di materiale organico. Esso fornirà humus necessario per la ricrescita in primavera , mentre a lato della carrareccia notiamo ampie zone arate che testimoniano la presenza di animali selvatici.Sono i cinghiali che rivoltano il terreno solcando e deturpando gran parte dei prati circostanti nell’intento di trovare qualche succulenta radice. Giunti ad una santella in piera ,dopo un doveroso ringraziamentoa alla Madonna protettrice della pace, giriamo a destra per continuare il nostro cammino che ci porterà in località Monte Ere

Cappelletta della Madonna
Santella della Madonna della Pace
presso i locali degli alpini

Qui troviamo il rifugio degli Alpini, in questo periodo chiuso, e sulla destra cartelli esplicativi del luogo in cui ci troviamo piazzati a testimonianza del ricco itinerario naturanistico in cui ci troviamo.

laboratorio didattico naturale altopiano di Monte Ere

Oltre raggiungiamo una chiesetta ed una croce dalla quale gettiamo lo sguardo verso la media Valle Sabbia e precisamente sulle montagne che circondano la Conca d’Oro verso i comuni più a nord di Odolo, Agnosine, Bione e Preseglie.

Punto panoramico

Dopo un breve spuntino ci rincamminiamo verso la strada poderale dell’altopiano e alla segnaletica principale un poco più avanti senza scendere per i tornanti a nord prendiamo il segnavia Cai N. 530 che ci conduce a delle case sui pendii a sud -est .Al bivio prendiamo il sentiero a destra che scende fino ad intersecare la strada che sale dal fondovalle.Traversatala ci dirigiamo verso un bosco di castani dove primeggia una pianta plurisecolare secolare.

Castano secolare
Storia del castano

Da qui ci dirigiamo lungo la dorsale erbosa attraversando un sentiero via via sempre più ripido, transitando prima vicino ad un cascinale e poiper una lunga diagolale che conduce alla vetta.

Lunga diagonale prativa
Quasi al bivio per l’ultima salita
Segnavia per la Rocca
Antiche mura della Rocca salla sommità

Giunti alla sommità si possono osservare i basamenti delle mura antiche di un possibile luogo fortificato. Questo probabilmente è stato luogo strategico per dominare l’intera valle ed i passi attigui. Scendiamo sul lato opposto in direzione della strada che fa da collegamento tra Odolo ed il paso S. Eusebio,ad un certo punto deviamo sulla sinistra costeggiando un pendio di calanchi(canaloni e roccie erose da rivoli d’acqua. Qui bisogna prestare un poco di attenzione specialmente se si fa il percorso come il nostro in discesa,comuque i tratti più esposti sono protetti da alcune corde metalliche.

Tratto di discesa da prestare attenzione
Discesa leggermente esposta
Piccola risalita

Ci dirigiamo successivamente verso un pianoro che visto dall’alto ha l’aspetto di un terrazzamento della montagna . Esso si estende ad una quota di circa 500metri e fino a non molti anni fa l’intera area veniva coltivata ed in essa si era insidiata una generazione di contadini con le rispettive famiglie. Ne sono testimonianza le antiche mura delle abitazioni rurali. Anche se ad oggi i lavori di ristrutturazione ne hanno diversificato l’utilizzo unl’azienda agricola ,propietaria dell’immobile, si è impegnata a salvarne l’architettura e riqualificare il terreno circostante piantumando olivi che probabilmente insistevano fin d’allora.

Borgo di Bernacco
Ristrutturazione del Borgo
Ingresso Azienda agricola Bernacco

Il nostro tracciato volge al termine per quanto riguarda la chiusura dell’ anello della Rocca di Bernacco con il rientro al monte Ere attraverso una strada forestale quasi sempre battuta dagli appassionati di mountainbike . Il sentiero sull’altopiano è il medesimo affrontato in mattinata ed i poco più di un ora ci ritroviamo al parcheggio in localitàMonte Magno dove siamo partiti.

crocifisso aulpianoro di Bernacco
Crocifisso scolpito nel legno in località Case di Bernacco

Written by:
Alfredo
Published on:
Novembre 30, 2020
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Categories: E (Escursionistica), Estate, Parte bassa, Valle Sabbia

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